lunedì 14 novembre 2016

Step 17

STEP 17: I brevetti

Viene di seguito indicato un brevetto contenente il color ambra: link 
Nel brevetto sopra indicato si parla delle innovazioni portate da William.F. Weber nel campo delle vernici color ambra. Viene descritto il processo con il quale vengono formate queste nuove vernici e i mix di olii necessari per produrli. 
Vengono inoltre illustrate le nuove proprietà che caratterizzano queste vernici, come quello di essere maggiormente resistenti rispetto alle precedenti tipologie, sottolineando anche le cause che danno questi benefici nel processo di produzione.
Weber dà una spiegazione piuttosto articolata, e specifica in quanto sottolinea intervalli di temperatura e composizioni con cui devono essere formate. 
Il documento risale all'8 Gennaio del 1907 come data di pubblicazione su concessione, ma è stato registrato precedentemente il 24 Dicembre del 1900. Inoltre il suo codice di pubblicazione è US840812 A



Step 16

STEP 16 : Design Ambrato



L'oggetto presentato è un vaso realizzato con un foglio di vetro soffiato giallo ambra. 
Esso ha molteplici usi in quanto può essere usato come portacandele, portavaso o portapenne, oppure più semplicemente come ornamento di design per abbellire qualiasi ambiente. 
Viene ottenuto da una lavorazione artigianale di una lastra di vetro soffiato ad alte temperature. Infatti, la sua forma unica ed irripetibile dipende dalla reazione del vetro alle alte temperature così come anche le sfumature della colorazione, che dipendono dalla soffiatura a bocca del vetro. 
L'oggetto viene realizzato dal Progetto Arte Poli, e quindi porta la firma di Albano Poli. 
Il fine ultimo di questo progetto è infatti il poter modellare la luce per trasformare un ambiente o illuminare uno spazio, caratteristica tipica del giallo ambra. L'idea principale è infatti che la luce sia essa stessa materia prima, utilizzata per creare opere d'arte: plasmata e scolpita dal vetro soffiato a bocca o riflessa dalla liscia superficie del marmo. 

domenica 13 novembre 2016

Step 9

STEP 9: L'abecedario



  • A come Ambra
  • B come Bracciale
  • C come Collana
  • D come Dorata
  • E come Elettricità
  • F come Fetonte
  • G come Gioielli
  • H come HSV
  • I come Insetti
  • L come Luminosità
  • M come Miele
  • N come Nome
  • O come Orecchini
  • P come Pietra
  • Q come Qelibar
  • R come Resina
  • S come Semaforo
  • T come Tonalità
  • U come UNECE
  • V come Viscosa
  • Z come Zolfo 

Step 15

STEP 15: Gli spot pubblicitari

 La Birra Moretti 






La Birra Moretti S.p.a è stata un'azienda italiana specializzata nella produzione di birra che venne fondata nel 1859 ad Udine da Luigi Moretti. Nel 1996 è stata successivamente venduta alla società olandese Heineken che ha poi ceduto l'originale stabilimento produttivo di Udine mentendo però il marchio. Essa è infatti una birra piuttosto famosa in Italia, ma anche all'estero. 
L'origine del logo e quindi dello spot pubblicitario va cercato nel 1942, quando il commendatore Lao Menazzi Moretti vide un simpatico vecchietto baffuto seduto ad un tavolino di una trattoria di Udine. Pensando che quell'uomo rappresentasse bene la sua birra gli chiese il permesso di fotografarlo in cambio della ricompensa che desiderava. 
Egli rispose che gli bastava che gli desse da bere, in tipico dialetto Friulano. 
Così, le foto vennero scattate e comparsero successivamente sotto forma di cartellone pubblicitario soltanto dopo la guerra dal professor Segala. Egli produsse dalle immagini in bianco e nero questo cartellone colorato, in cui la birra nel boccale acquisisce un colore tendente all'ambra per esaltare la qualità della birra che sta pubblicizzando. Usando poi anche il colore nello sfondo tutt'intorno, come un richiamo di questa idea. Questo cartellone ebbe così successo che è stato usato per anni in tutti i locali in cui si vendeva la birra Moretti, e da esso nacque poi l'attuale etichetta della birra stessa.

giovedì 10 novembre 2016

Step 14

STEP 14: Caratteristiche chimiche 



L'ambra è una resina di origine vegetale che viene classificata come gemma organica, derivante dalla resina degli alberi dopo un processo di tempo lunghissimo. Esso comporta infatti la formazione di strutture molecolari complesse detta "polimerizzazione molecolare" , l'evaporazione di componenti oleose e speciali condizioni di calore e pressione.
La formula chimica che la descrive è: 

C12H20O


Come si può dedurre dalla formula essa è una miscela di composti organici come i terpenici, gli acidi e gli alcooli. 
La sua composizione chimica è infatti:
  • Carbonio compreso tra il 78,8% ed il 78,6%
  • Idrogeno compreso tra il 10,5% e il 10,2%
  • Ossigeno compreso tra l'11% e il 10,5%
  • Zolfo in una percentuale minima

Le altre caratteristiche chimiche sono un peso specifico circa di 1,05-1,10, la sua durezza è 2-2,5 ed il suo indice di rifrazione è di 1,54.
Per quanto riguarda propriamente il colore è composto da campioni di colore bianco, giallo pallido, giallo intenso, giallo bruno, rosso bruno, nero per quanto riguarda l'ambra opaca. Per quanto riguarda invece l'ambra luminosa è composta da colori che vanno dal giallo pallido al giallo bruno, dal bruno arancio al bruno rossastro fino persino ad un rosso intenso.
Questa resina è di tipo amorfo, che le dona un certo livello di trasparenza e la sua lucentezza è di tipo cereo.

Altre caratteristiche:
 -Peso molecolare: 180,29 u
 -Densità: 1,22 g/cm𝟹
 -Non è radioattiva

giovedì 3 novembre 2016

Step 11

STEP 11: I documenti


" Sostanza amorfa/organica/secondario (giallo, giallo-arancio).

L'ambra è una resina fossile proveniente da conifere vissute decine di milioni di anni fa.
L'inclusione di particolari sostanze organiche può rendere l'ambra verde o nera. Al suo interno si possono ritrovare sostanze di vario genere come : insetti, ragni e formiche. Se viene strofinata con lana o seta si elettrizza. L'ambra viene spesso confusa con il coppale, una resina poco pregiata e meno trasparente. Per distinguerla dalle imitazioni si può porla in una soluzione concentrata d'acqua e di sale da cucina ; l'ambra ed il copiale galleggeranno. Poste in un bicchiere di alcool denaturato, il coppale si ammorbidirà e l'ambra rimarrà dura." 


Citazione in:  Blu Star, Guida alla cristalloterapia, lulu.com, 2008, pagine 57-58










" La collana è composta da elementi antichi e moderni: nove vaghi sferoidali in pasta vitrea bianca, uno di color verde e due beige, otto in ambra intervallati a dodici rocchetti in sto. Al centro della collana è un pendente a goccia in ambra desinenze superiormente in un elemento tubolare per la sospensione."



Citazione in: Maria Letizia Arancio e Simonetta Massimo, Ambra. Dalle rive del Baltico all'Etruria, Gangemi Editore, 2012, pagina 89







Step 12

STEP 12: Un piatto color ambra

La colatura di alici di Cetara







La colatura di alici è un prodotto tipico della costiera Amalfitana , prodotto nel piccolo borgo marinaro di Cetara . Essa è una salsa liquida trasparente dal colore ambrato ottenuta attraverso la maturazione, fatta con un tradizionale procedimento, delle alici in una soluzione satura di acqua e sale. Si dice che l'acquisizione del color ambra dimostri la bontà della colatura e la correttezza del procedimento.
Esso consiste nel pescare le alici esclusivamente in primavera, privarle della testa, della lisca e delle interiora e porle in contenitori per circa 24 ore, immerse nel sale marino.
Dopo la prima salatura vengono poste nel terzigno, una piccola botte di legno, alternate a strati di sale e pressate con un peso. 
Il liquido nato dalla pressatura viene successivamente filtrato ed esposto al sole per alcuni mesi e nuovamente messo nella botte. 
Infine, viene colato attraverso gli strati di pesce e filtrato finché non ottiene il colore desiderato, sintomo di buon sapore. 

La storia di questo prodotto agroalimentare risalgono ai Romani , i quali producevano una salsa molto simile chiamata " garum " . La ricetta venne poi recuperata durante il periodo medievale da parte dei gruppi monastici che abitavano in costiera, i quali erano soliti conservare sotto sale le alici durante il mese di Agosto, contenute in delle botti di legno con doghe scollate e poste in mezzo a due travi dette mbuosti. Sotto l'azione del sale le alici perdevano liquidi che fuoriuscivano delle fessure delle botti. 
Il procedimento si diffuse successivamente tra le popolazioni della costa che la perfezionò con l'utilizzo di cappucci di lana per filtrare la salamoia. 

L'uso della colatura di alici è prettamente come condimento degli spaghetti, ma anche ad insaporire piatti di pesce e di verdure come ad esempio la scarola nella pizza ripiena; oppure con le verdure saltate in padella con aglio, olio e peperoncino come le bietole o gli spinaci. Inoltre, è molto apprezzata anche con pomodori, olive, panini farciti e uova cotte in vari modi.